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La 2014 è stata una delle annate più fredde e piovose della memoria recente in Italia e Montalcino non ha fatto eccezione. Tuttavia, grazie alla competenza dei produttori più dedicati, ci sono alcuni affascinanti Brunelli di questa annata appena rilasciata, vibranti e carichi di finezza, con poche eccezioni si possono già godere ora e nei prossimi anni. Offriranno puro piacere e bevibilità mentre si aspetta che i 2013 si sviluppino pienamente.

© Paolo Tenti | Olmo vineyard at Gianni Brunelli winery
Madre Natura non si è trattenuta nel 2014 ed ha creato condizioni di crescita estremamente difficili per i produttori di Montalcino, portando molti a confrontare il 2014 con il diluvio del 2002. L’annata 2014 è iniziata con un inverno insolitamente caldo e umido passando ad una primavera estremamente umida e fresca. Una breve pausa all’inizio di giugno ha portato qualche sollievo, ma non è durato a lungo. A metà giugno, le forti piogge e le temperature insolitamente fresche sono tornate insieme a violente grandinate che hanno colpito aree sparse in tutta la denominazione. Questo andamento meteorologico è continuato per tutto il mese di luglio. La pioggia si è attenuata ad agosto ma le temperature medie sono diminuite per tutto il mese. Forti pioggia sono tornate a settembre. Infine, l’ultima settimana del mese ha portato sole e temperature sopra la media che sono continuate per tutta la prima metà di ottobre, con la maggior parte dei produttori che hanno raccolto in questa finestra di tre settimane.
Raggiungere buoni risultati nel 2014 dipendeva quasi interamente dai produttori. Per tenere a bada le malattie fungine, i coltivatori hanno dovuto intervenire molto più del solito per proteggere la salute delle piante e gestire le foglie e la chioma. La selezione meticolosa delle uve delle sole bacche più sane è stata fondamentale per il successo. I produttori dovevano anche essere estremamente scrupolosi durante la vinificazione, con estrazioni non troppo spinte che si dimostrano migliori per la struttura più delicata dell’annata.
“Il 2014 ha avuto temperature fresche diurne e precipitazioni superiori alla media in estate, e condivide molte somiglianze con il 2002. Per mantenere i nostri standard di qualità in anni come questi, selezioniamo attentamente le uve e produciamo solo il nostro classico Brunello, ma non il nostro Brunello Pianrosso o il nostro Brunello Riserva Santa Caterina d’Oro “, afferma Paolo Bianchini, co-proprietario insieme alla sorella Lucia della tenuta Ciacci Piccolomini d’Aragona. “La nostra produzione è diminuita del 25-30% nel 2014, ma a causa di tutto il duro lavoro – dalle vigne fino all’imbottigliamento – siamo più che soddisfatti dei risultati”.

© Paolo Tenti | Baricci’s Montosoli vineyard
Una manciata di produttori, tra cui Conti Costanti, Biondi Santi e Padelletti, non ha realizzato nessun Brunello 2014, ma declassificato al Rosso di Montalcino.
Come spiega Andrea Costanti, proprietario dell’azienda Conti Costanti, “Abbiamo raccolto in ritardo, intorno al 10 ottobre, ma sin dall’inizio ho deciso di fare meno Brunello e concentrarmi maggiormente sul Rosso di Montalcino che era delicato, elegante e aveva un’acidità eccellente. Dopo il secondo anno in legno, ho deciso di non realizzare affatto il Brunello e ho realizzato invece il Vermiglio Rosso di Montalcino. In questi anni difficili, voglio fare un grande vino che possa reggere la storia di Costanti e, a mio parere, nel 2014 non poteva essere il Brunello. Così ho deciso di fare un buon Rosso al posto di un mediocre Brunello. Ovviamente la mia decisione riguarda il mio terroir ed il mio vino, ma il 2014 si esprime al meglio nei vini più giovani “.
Dopo una lunga degustazione dei Brunelli 2014, sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla pura eleganza, dalla vivacità e dall’equilibrio delle bottiglie di alcuni dei migliori produttori. Mentre non hanno la struttura ed il potenziale di invecchiamento tipico del Brunello, sono invitanti, fragranti, con aromi e sapori di bacca rossa fresca, viola, rosa ed erbe selvatiche. Hanno acidità vivace e tannini levigati. La maggior parte sono già nella loro finestra ideale di bevibilità, ma i migliori dureranno anche fino a quindici anni .
L’acquisto di bottiglie dell’annata 2014 richede una particolare attenzione. Mentre la qualità complessiva è superiore alle aspettative, ci sono anche una serie di vini magri e diluiti, perché solo i produttori più esperti possono produrre vini eccezionali in questi anni difficili. Assicuratevi di vedere le mie recensioni complete quando usciranno sul sito di Wine Enthusiast.
Qui trovate tutte le recensioni sui Brunello di Montalcino uscite quest’anno (con il mese prossimo verrano completate): recensioni di Kerin O’Keefe sui Brunello di Montalcino uscite nel 2019
Brunello di Montalcino 2014: i miei Top 20
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Baricci 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $65 Editors’ Choice
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Ciacci Piccolomini d’Aragona 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $60 Editors’ Choice
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Il Marroneto 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $100 Cellar Selection
- Le Chiuse 2014; 95 punti. Editor’s Choice
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Le Potazzine 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $85
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Siro Pacenti 2014 Vecchie Vigne (Brunello di Montalcino)Tuscany $70
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San Polino 2014 Helicrysum (Brunello di Montalcino)Tuscany $70
- Castelgiocondo 2014; 93 punti
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La Fiorita 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $67
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Banfi 2014 Poggio alle Mura (Brunello di Montalcino)Tuscany $95
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San Polo 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $79
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San Polino 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $52
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Ridolfi 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $60
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Podere Le Ripi 2014 Lupi e Sirene (Brunello di Montalcino)Tuscany $100
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L’Aietta 2014 Brunello di MontalcinoTuscany
- Gianni Bruneli 2014; 92 punti
- Carpineto 2014; 92 punti
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Siro Pacenti 2014 Pelagrilli (Brunello di Montalcino)Tuscany $42
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Lisini 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $60
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l Poggione 2014 Brunello di MontalcinoTuscany $85
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Accanto ai Brunello del 2014, anche le Riserve 2013 sono appena uscite. Elegantemente strutturate, precise e raffinate, le migliori mostrano un grande potenziale di invecchiamento. (Dai un’occhiata al vintage report dell’annata 2013).
Brunello di Montalcino 2013 (2012 e 2010) Riserva: i miei Top 10
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Il Marroneto 2013 Madonna delle Grazie Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $224 Cellar Selection
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Gianni Brunelli 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $165 Cellar Selection
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Fuligni 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $215 Cellar Selection
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Marchesi Antinori 2013 Vignaferrovia Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $150 Cellar Selection
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Donatella Cinelli Colombini 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $133 Cellar Selection
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Terralsole 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $89
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Il Paradiso di Manfredi 2010 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany N/A
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Villa al Cortile 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $80
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Altesino 2013 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $130
Brunello di Montalcino 2013, 2012 e 2010 usciti quest’anno: i miei Top 5
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Baricci 2012 Nello Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $120 Cellar Selection
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Il Colle 2012 Brunello di MontalcinoTuscany $45 Editors’ Choice
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Il Colle 2013 Brunello di MontalcinoTuscany $45 Cellar Selection
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Col d’Orcia 2012 Poggio al Vento Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany $155 Cellar Selection
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Il Paradiso di Manfredi 2010 Riserva (Brunello di Montalcino)Tuscany
Altesino Antinori Banfi Baricci Biondi Santi Brunello Brunello 2014 Carpineto Castelgiocondo Ciacci Piccolomini d'Aragona Col d'Orcia Conti Costanti Donatella Cinelli Colombini Fuligni Gianni Brunelli Il Paradiso di Manfredi Il Poggione L'Aietta La Fiorita Le Potazzine Lisini Madonna delle Grazie Montalcino Padelletti Pelagrilli Podere Le Ripi Poggio al Vento Poggio alle Mura Ridolfi San Polino San Polo Siro Pacenti Terralsole Vignaferrovia Villa al Cortile Wine Enthusiast
Last modified: October 31, 2022